Dall’acqua al vino, passando per l’olio e il cachemire

“Dall’acqua al vino, passando per l’olio e il cachemire: Perugia e i vicini borghi di Corciano e Torgiano”.
Capoluogo dell’Umbria e città d’arte tra le più ricche d’Italia, Perugia si mostra fiera del suo prestigioso passato, che l’ha vista importante centro etrusco, quindi prosperoso Municipio romano e famosa città medievale prima e rinascimentale poi. 

Una stratificazione di epoche, anche successive a quelle citate, che si possono ancora oggi ben individuare nell’architettura urbana dell’acropoli. Una città ricca di testimonianze, di musei, di eventi, meta imperdibile del turista che voglia immergersi nella cultura dell’Umbria, ma anche comoda tappa per escursioni nelle vicine località della regione. 

Tra queste, sicuramente il borgo di Corciano un piccolo gioiello arroccato nella campagna tra Perugia e il lago Trasimeno e Torgiano, famosa in tutto il mondo per i suoi ottimi vini.

Simbolo indiscusso della città di Perugia è la sua Fontana Maggiore, realizzata alla fine degli anni 70 del Duecento da Nicola e Giovanni Pisano. A progettarla fu fra’ Bevignate da Cingoli che si servi dell’ingegno di Boninsegna da Venezia per la parte idraulica. Quest’ultimo riuscì a convogliare le acque provenienti dal Monte Pacciano, distante qualche chilometro dal centro, senza l’ausilio di pompe.

Oggi sul Monte Pacciano è stato realizzato un curioso Museo delle Acque, riaperto di recente dopo una profonda ristrutturazione e situato nel suggestivo scenario naturale degli antichi conservoni (cisterne in cui veniva raccolta l’acqua). Altra suggestiva testimonianza di questa impresa è l’antico acquedotto che portava l’acqua, appunto, da Monte Pacciano alla fontana. Esso fu dismesso nel 1835, e l’ultimo tratto cittadino, prima del passaggio sotterraneo sotto la cattedrale, fu trasformato in un caratteristico percorso pedonale pensile, che collega ancora oggi il Rione Sant’Angelo al centro e che costituisce, senza dubbio, una delle vie più suggestive e fotografate della città. Perugia, ricca un tempo di acque sotterranee, è ricca anche di fontane, sicuramente meno note della Maggiore, ma in passato assai importanti per i perugini.

Il soggiorno a Perugia è occasione per conoscerne la grande ricchezza storica, culturale, artistica e architettonica, a partire dalle testimonianze più antiche, quali l’Arco Etrusco, monumentale porta etrusca, come dice il nome, il Pozzo Etrusco, uno degli esempi più importanti dell’ingegneria idraulica etrusca, situato nei sotterranei dell’odierno Palazzo Sorbello, e la Porta Marzia, altra porta monumentale di epoca etrusca, inglobata successivamente nella Rocca Paolina. Quest’ultima, nata nel XVI secolo come fortezza, per volere di Papa Paolo III, costituisce oggi una delle porte di accesso al centro storico più importanti e suggestive.

Appena fuori dal centro, si trova anche l’Ipogeo dei Volumni, la grande tomba dei fratelli etruschi Arunte e Lars Velimna (Volumni in latino), che riproduce la struttura di una tipica casa romana. Numerose le urne cinerarie conservate nella tomba, tutte appartenenti a membri della ricca famiglia. L’Ipogeo dei Volumni fa parte della più ampia necropoli del Palazzone, che comprende circa duecento tombe la maggior parte di età ellenistica.

 

La Fontana Maggiore si trova nella bellissima piazza IV Novembre, sulla quale si affacciano, uno di fronte all’altro, la Cattedrale di San Lorenzo, sede del potere spirituale, e il Palazzo dei Priori, centro di quello temporale cittadino. Adiacente alla Cattedrale è il ricco Museo del Capitolo, che comprende anche i sotterranei della Cattedrale con importanti e originali testimonianze etrusche, romane e medievali. Nel Palazzo dei Priori ha tuttora sede il municipio, ma anche la Galleria Nazionale dell’Umbria, recentemente ristrutturata e rifunzionalizzata, per meglio valorizzare la ricca collezione di capolavori che vanno dal Medioevo al XVIII secolo. Numerose anche le mostre temporanee che è possibile ammirare nelle sale della Galleria. Nel palazzo hanno sede anche il Collegio della Mercanzia e il Collegio del Cambio, che meritano una visita per la ricchezza di opere d’arte che contengono. Tra i musei cittadini, da non perdere il Museo Civico di Palazzo della Penna, dove tra l’altro, hanno sede permanente la raccolta “Dottori e i Futuristi umbri”, con i capolavori di Gerardo Dottori e di altri futuristi della regione, e l’esposizione “Beuys a Perugia”, opera unica dell’artista tedesco Joseph Beuys, costituita da sei grandi lavagne, realizzate proprio a Perugia il 3 aprile 1980, durante un incontro pubblico a cui partecipò anche il Maestro tifernate Alberto Burri.

 

Oltre alla cattedrale, numerose anche le chiese cittadine da visitare, come la ricca Abbazia di San Pietro, adiacente agli storici giardini del Frontone e all’Orto Medievale, la chiesa di San Domenico, cui è annesso il MANU Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria. In cui si trovano numerosi reperti umbri ed etruschi; la suggestiva chiesa circolare, dedicata a san Michele Arcangelo, chiamata dai perugini il Tempietto, il complesso di San Francesco al Prato, oggi prestigioso auditorium, la chiesa di San Severo, con il dipinto di Raffaello e Perugino raffigurante la Trinità e santi e, infine, fuori dal centro storico, la chiesa di San Bevignate, testimonianza unica della storia templare in Italia. Il capoluogo umbro è, senza dubbio, una meta ricca e di grande suggestione per il turista, con numerosi spunti di visita. Facendo tappa a Perugia uno dei luoghi da non perdere è senz’altro il vicino castello di Corciano, verso il lago Trasimeno, la cui storia è ancora viva tra le mura. Nel giro di pochi chilometri si trovano anche i più piccoli ma caratteristici castelli di San Mariano, Mantignana, Chiugiana, Castelvieto, Capocavallo, Migiana e Solomeo, borgo dell’armonia e del cachemire, magnificamente ristrutturato grazie all’imprenditore Brunello Cucinelli.

A sud-est di Perugia troviamo, invece, l’antico borgo fortificato di Torgiano, costruito alla confluenza tra il Tevere e il Chiascio, che deve la sua fama al vino che vi si produce. Torgiano è stata la prima zona vitivinicola italiana ad ottenere il riconoscimento della Denominazione di Origine Controllata, a cui poi si è aggiunta anche la DOCG.

 

Tra le tappe da non perdere durante la visita a Torgiano i due musei realizzati e gestiti dalla Fondazione Lungarotti, dedicati al Vino (MUVIT) e all’Olivo e all’Olio (MOO), che raccontano, attraverso collezioni permanenti e temporanee, la storia e la cultura dei due prodotti simbolo della regione. Poco distante dal borgo si trova anche il Parco delle Sculture di Brufa, un originale museo a cielo aperto, in cui ogni anno uno scultore diverso viene invitato a realizzare un’opera che farà bella mostra di se tra vigneti e borghi.

Nella ricca tradizione enogastronomica di questi luoghi si trovano un po’ tutte le specialità tipiche della regione, con una particolare predilezione per i prodotti da forno, come i dolci -il Torcolo, comunemente chiamato ciambellone, il Torcolo di San Costanzo, dedicato al patrono del capoluogo, la Ciaramicola, il dolce tipico della pasqua perugina, dalla forte simbologia, le fave dei morti, dolcetti a base di mandorle e zucchero tipici della ricorrenza di Ognissanti- la torta al testo o quella al formaggio, immancabile sulle tavole perugine e umbre il giorno di Pasqua; le paste tra cui i tipici strangozzi e i passatelli; le carni di ottima qualità.

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