Strozzapreti
Il nome di questa pasta fresca, grandi e lunghi spaghetti fatti a mano, sembra derivare dal fatto che, in passato, gli anticlericali umbri che lottavano contro il potere dello Stato Pontificio sul territorio, pare strozzassero gli uomini di chiesa con le stringhe di cuoio delle scarpe. Da qui il nome strozzapreti o strangozzi, parole che unisce “stringa” e “gozzo”, ovvero gola.
Una curiosità che, in realtà, non ha niente a che vedere con la bontà di questo piatto che, nella sua semplicità, ha tutto il gusto dei giorni di festa, quando la famiglia si riuniva di fronte a un vassoio pieno di strozzapreti -o umbricelli, brigoli, ciriole, a seconda della zona dell’Umbria- fumanti e saporiti.
Ancora oggi è un piatto semplice da preparare, con un po’ di tempo a disposizione, che saprà fare contenti tutti.