Capocollo umbro
Cugino, da alcuni considerato meno pregiato del lombetto, il capocollo umbro si ottiene lavorando le carni della parte superiore del collo e della spalla del maiale, con un identico procedimento di preparazione che prevede l’uso di aceto, aglio, sale, pepe e spezie, e di stagionatura, incartato con carta paglia o da macelleria.
Anche il capocollo come il lombetto viene preparato a novembre, quando tradizionalmente si lavora il maiale, ed è pronto per essere consumato nella primavera successiva.
L’abbinamento perfetto del capocollo umbro, le cui carni sono un mix di grasso e magro, è con la tipica torta al formaggio o Torta di Pasqua umbra e con l’altrettanto tradizionale torta al testo o crescita. È ottimo come antipasto, per un aperitivo o come farcitura di torta al testo e panini con pane sciapo umbro, in un piatto unico veloce.