Gli stessi spaghetti di pasta fresca che in altre zone dell’Umbria sono chiamati bringoli, strangozzi, strozzapreti o umbricelli, nel territorio di Ficulle, in provincia di Terni, sono chiamati biche.
Si tratta di grossi spaghetti preparati con un impasto di farina e acqua e poi allungati a mano, uno a uno, arrotolandoli su se stessi.
Le biche i cuociono per qualche minuto in acqua bollente, per poi ripassarle in padella con un sugo tipico come quello ai funghi o al pomodoro piccante, ma anche con tartufo, salsiccia e pancetta.